Il raddoppio del verde




InFocus 7205




La InFocus, leader indiscussa del settore videoproiezione tanto amatoriale -con la linea ScreenPlay- quanto professionale, propone l'ultima frontiera dei proiettori DLP ad alte prestazioni. Matrice HiRes 1280x720 HD2+ e una ruota colori a 7 spicchi, sono solo alcune delle vincenti caratteristiche di questo 7205, destinato a dare tanto filo da torcere alla diretta concorrenza.






La InFocus è leader nel settore della videoproiezione. Lo è da molto tempo, e la sua leadership è nata 'tra i banchi' del professionale, dell'uso dati, applicazione che andava per la maggiore fino a qualche anno fa. Si è fatta strada, poi, all'interno della InFocus, l'esigenza di un settore specifico dedicato all'Home Theater, e che caratterizzasse univocamente i prodotti per l'intrattenimento da quelli per uso dati. L'affiche ScreenPlay (che evoca, tra l'altro, a prova d'errore, la destinazione d'uso) indica, appunto, l'applicazione 'cinematografica' a tutto tondo. Ma facciamo un passo indietro, ed inquadriamo meglio l'InFocus, la cui missione è stata sempre quella di assecondare le esigenze della clientela, cercando di progettare e costruire dei prodotti che fossero il più possibile vicino ai bisogni del pubblico. Ricordiamo, per esempio, i primi proiettori professionali a basso costo con la doppia lampada, che scongiuravano il problema di fermi improvvisi; sbaragliarono letteralmente la concorrenza, in un'epoca in cui non s'ipotizzava neanche di dotare i proiettori di una doppia lampada (adesso è uso piuttosto diffuso). Questo, come molti altri accorgimenti, hanno sempre contraddistinto, insieme con un rapporto Q/P conveniente, i prodotti InFocus dalla concorrenza.
La linea ScreenPlay, che ci riguarda più da vicino, come appassionati frequentatori dell'Home Entertainment, è sempre stata costellata di prodotti vincenti e convincenti; tutti caratterizzati dall'adozione della tecnica DLP (Digital Light Projecting di Texas Instrumets). Dallo ScreenPlay 110, uno dei primi proiettori ad impiegare la matrice 4:3/16:9, fino al più recente 4800, probabilmente il miglior proiettore DLP a basso costo disponibile in commercio, che ha significato, per molti appassionati, il primo passo verso il cinema in casa, ed è ancora considerato nella sua fascia di prezzo, un vero riferimento.
Lo ha affiancato, il 4805 che pur mantenendo caratteristiche strutturali simili, si impreziosisce di una matrice 16:9 854x480.
Il modello centrale, SP5700, già oggetto d'approfondimento sullo scorso numero di GammaDelta, è un altro interessante prodotto, potendo contare su una matrice 1024x576 cucita su misura per gli utenti PAL, e su una versatilità ad ampissimo respiro. Top di gamma, fino a poco tempo fa, il 7200, un 16:9 1280x720 con matrice HD2 che rappresentava la punta di diamante della produzione ScreenPlay.
La tecnologia, però, si evolve molto velocemente, ed altrettanto velocemente i produttori devono saper adeguare i loro prodotti all'ultimo ritrovato.
Così InFocus, grazie all'introduzione da parte di Texas della nuova matrice 1280x720 HD2+ e all'adozione del '7&grad; spicchio', ha potuto aggiornare il suo prodotto di punta che da 7200 è diventato 7205.

Il verde che fa la differenza.
Molto brevemente e semplicemente vogliamo significare l'importanza della ruota colori all'interno di un proiettore DLP, e qual'è stata la più grossa evoluzione apportata da questo 7205 nei confronti del suo predecessore, il 7200. La color wheel ha la fondamentale funzione di colorare, appunto, la luce emessa dalla lampada di proiezione.
Nei proeittori dati si utilizzano ruote a 4 spicchi, uno spicchio per ogni colore fondamentale (R, Red, G Green e B Blue) e uno bianco; in quel caso otterremo, per un certo tempo, la luce colorata alternativamente R,G e B e poi bianco in modo continuo. Tale luce colpisce il dispositivo a microspecchi DMD (Digital Micromirror Device) che la indirizza alternativamente verso l'obbiettivo o verso una parte oscurata della macchina. Modulando la frequenza e la durata dell'alternanza si ottengono le sfumature di colore con il metodo additivo (R+G+B); lo spicchio del bianco serve per ottenere maggiore luminosità dal proiettore, ed è un artificio messo a punto per l'uso dati (per esempio presentazioni di Power Point ecc ecc). Per uso immagini, invece, quel 'maledetto bianco' ha sempre e solo peggiorato le cose, essendo tutt'altro che necessario e, anzi, spesso deleterio; il 4800, per esempio, è stato il primo proiettore per uso video che ha giocato proprio sul'esclusione dello spicchio del bianco. Con un artificio, infatti, i tecnici InFocus hanno fatto in modo da includere/escludere il suo apporto, rendendo il proiettore adatto sia alla proiezione al buio, e quindi filmica (senza bianco), che all'uso con moderata luce ambientale (eventi sportivi), dove è necessaria una maggiore potenza.
I proiettori di gamma alta, come il 5700 e come era il 7200, invece, adottano una ruota colori a 6 spicchi (R+G+B/R+G+B), che migliora ancora le prestazioni per uso Home Theather, grazie alla raddoppiata frequenza di refresh delle immagini che vengono proiettate. Questo ulteriore 7&grad; spicchio, e proprio del verde, ha un'altra ragione di esistere. Il verde, infatti, rappresenta il colore che necessita del maggior apporto energetico rispetto al blu e al rosso; volendo ottenere il bianco con il metodo additivo (della somma) da rosso, blu e verde ci si accorge che il verde è proprio il colore presente in maggiore percentuale rispetto agli altri due. Con le normali ruote colori a 6 spicchi, si davano al verde le stesse 'possibilità' (256 toni di grigio) dei rimanenti 2 colori.
Con l'aggiunta del 7&grad; spicchio, il verde può contare su 512 livelli di grigio, e quindi su un maggiore apporto energetico e una migliore definizione. Il punto di bianco a 6500K, pertanto, è perfettamente ottimizzato sul 7205.

Un proiettore allo stato dell'arte
Quanto abbiamo fin'ora scandagliato sono le features tecniche del 7205, che sono, lo abbiamo visto, quanto di meglio e più aggiornato la tecnologia sia in grado di offrire. Diamo adesso una panoramica più generale del proiettore, che nasconde molte altre interessanti caratteristiche, che lo candidano ad essere un incontrastato 'best-buy'.
Il gruppo ottico è un Carl Zeiss di grande diametro, al quale è stata aggiunta, sul collare, una ghiera per avvitare dei filtri fotografici; risulteranno utili per abbassare il livello del nero (la luminosità) qual'ora si debbano realizzare schermi di piccole dimensioni. Il percorso ottico è sigillato, e ciò per evitare che la polvere possa contaminare le parti più delicate e sensibili; non dobbiamo dimenticare, infatti, che un proiettore, grazie alle necessarie ventole di raffreddamento, diventa una sorta d'aspirapolvere ed è indispensabile, soprattutto per ottenere piena garanzia di prestazioni durature nel tempo, proteggere le parti più sensibili.
I circuiti di ingresso a bordo del 7205 sono di grande qualità e ricalcano quelli del 7200.
Come sezione di deinterlacciamento / duplicazione troviamo l'oramai noto Faroudja FLI2310, mentre per lo scaling è stato adottato un Pixelworks. I segnali accettati sono tutti quelli ad oggi disponibili, e quindi 480i/p, 576i/p, 720p, 1035i, 1080i, 1080p 24Hz, ovviamente in PAL, SECAM e NTSC.
La veste estetica del 7205 è particolarmente sobria ed elegante, il colore predominante del case è il grigio argento con particolari grigio scuro, e la forma piuttosto smussata, adatterà l'oggetto ad ogni situazione. Sul dorso un novero di tasti necessari per il competo controllo della macchina; essi sono finemente retroilluminati sullo stile dei cockpit aereonautici, e al buio non danno alcun fastidio nè distolgono l'attenzione. Il pannello posteriore è quasi completamente occupato dal nutrito parco ingressi, che elegge questo 7205 come uno dei più dotati in commercio in fatto di capacità connettive. Oltre a 2 in component, sono presenti un videocomposito, due Svideo, un RGBHV tipo Dsub 15 (da computer) e un D5, che attraverso un adattatore fornito a corredo, permette l'ingresso di una presa Scart. Completa la dotazione l'oramai indispensabile ingresso digitale DVI, in formato M1-DA. A corollario di cotanta dotazione, un ingresso per sensore IR esterno, un sensore IR, un ingresso per seriale che servirà sia per gli aggiornamenti software che per il pilotaggio remoto del 7205, e due uscite trigger a 12V per comandare schermi motorizzati o altro tipo d'automatismi. Una vera centrale di smistamento, questo 7205, che grazie ad una dotazione così ricca, può soddisfare sia le esigenze presenti che quelle future, soprattutto grazie alla presenza del DVI.

Visione ai massimi livelli.
Questo 7205, in termini di qualità assoluta, è davvero convincente.
La tecnologia DLP sta facendo degli enormi passi avanti, e questo proiettore InFocus ne è la prova 'funzionante'. Grande profondità di colore, eccellente livello del nero, ottime performance sulle basse luci, ed una visione che tutto sommato comincia a sembrare davvero 'analogica', e cioè molto simile alla realtà. Le numerose regolazioni a corredo dei completi menù, adattano al gusto personale la visione, che comunque parte da una base solida, convincente e piena. Con una risoluzione del genere e con un proiettore di questa levatura, si possono realizzare schermi anche di 2,5mt di base senza alcun problema, per un gusto del cinema in casa veramente unico ed irripetibile. Questo 7205, e possiamo affermarlo senza paura di sembrare di parte, è probabilmente il prodotto alto di gamma con il miglior rapporto Q/P in commercio, e che mette in grado l'appassionato tanto di godersi l'evento sportivo quanto la fruizione cinematografica.

Il prezzo, una vera sorpresa.
Il 7205 viene offerto ad un prezzo sensibilmente inferiore del suo predecessore 7200. Questa è una notazione estremamente positiva, e che dobbiamo da una parte al minor costo della tecnologia in sè, e dall'altra -in gran parte- alla politica vincente ed aggressiva che ha messo in campo InFocus in questi ultimi tempi. Il 7205, infatti, viene offerto a 7.080 euro, mentre la quotazione del 7200 era di 9.000 euro. Un gap davvero grande a fronte, tra l'altro, di sensibili miglioramenti che a rigor di logica avrebbero dovuto far lievitare il prezzo d'acquisto.