Integrato per modo di dire

Mark Levinson N° 585.5

Mark Levinson No 585.5

Un amplificatore integrato senza alcun compromesso, in grado di stupire grazie a prestazioni assolute, che ricordano molto da vicino le migliori realizzazioni del marchio americano.

Mark Levinson è un gigante dell’Hi-Fi. La sua storia parte dal lontano 1972, quando si impose senza appello ai molti costruttori giapponesi dell’epoca che esibivano potenze enormi e distorsioni a 5 zeri. E lo fece con un finale mono in classe A, ML2, da “soli” 25W, ma che spazzò via qualsiasi concorrente, anche se aveva una distorsione “molto” alta (0,1%). In un sol colpo diede una sonora lezione a tutto il mercato, dimostrando che il suo finale suonava, all’atto pratico, molto meglio di qualsiasi concorrente con misure giudicate perfette, e che l’ottimizzazione doveva essere fatta non solo al banco, ma anche -soprattutto- ad orecchio. La storia di Mark Levinson, adesso nella rosa dei marchi del gruppo Harman International, arriva ai giorni nostri, con una gamma di prodotti davvero completa e in grado di venire incontro a qualsiasi esigenza.

Tre integrati, N°5802, N°5805 e N°585.5 in prova su queste pagine e in grado di erogare rispettivamente 2x125W i primi due e 2x200W il top di gamma, tutti su 8 ohm e in classe AB.
Tre anche i preamplificatori, N°5206, N°523 e N°526 e i finali, N°5302, N° 534 e N°536. Poi due sorgenti digitali, e quindi N°5101 che è un lettore CD/SACD e N°519 lettore di CD, Streamer di rete e DAC con display TFT da 5″, un giradischi N°5105 con braccio da 10″ regolabile in altezza in fibra di carbonio e headshell integrato in alluminio e infine la splendida cuffia wireless N°5909.

Un integrato per modo di dire

L’aspetto di N°585.5 è monumentale, tradisce, senza alcun dubbio, la griffe che porta. Classico lettering ML nel display, come anche la forma delle due manopole e le linee che si alternano, la parte superiore nera con i comandi e quella inferiore grigio argento con il solo pulsante di accensione.
N°585.5 è totalmente discreto e complementare, in configurazione dual mono, e con relè di commutazione del segnale per ciascuno dei cinque ingressi stereo: uno XLR, tre RCA, e uno stadio Phono estremamente sofisticato in pura classe A. Il controllo del volume utilizza un design discreto R2R con interruttori analogici a basso rumore per la massima larghezza di banda e integrità del segnale. Lo stadio di alimentazione comprende un trasformatore toroidale da 900VA con avvolgimenti secondari per i canali destro e sinistro e con rami totalmente separati per ogni sezione, con quattro circuiti per la preamplificazione, e ben 5 dedicati al DAC.

Ogni canale di amplificazione, direttamente derivato dal progetto del finale stereo N°534, utilizza dodici transistor di uscita e numerosi condensatori sulla board, che consentono un posizionamento a ridosso degli elementi attivi, per una più veloce risposta ai transienti.

Un’altra chicca di N°585.5 è lo stadio Phono integrato, a livello dei migliori stadi separati. È un progetto dual-mono a discreti senza amplificatori operazionali, e funziona esclusivamente in classe A, utilizzando resistenze a film sottile in nitruro di tantalio e condensatori in polipropilene con tolleranze eccezionalmente basse. Offre una sezione MM a guadagno fisso con cinque impostazioni di capacità e una sezione a bobina mobile MC con tre livelli di guadagno e 10 carichi resistivi selezionabili: garantisce l’ottimizzazione per qualsiasi testina. Anche il DAC incorporato è allo stato dell’arte. Dotato del sistema Mark Levinson Precision Link, adotta un DAC ESS Sabre a 32 bit con circuito proprietario per l’eliminazione del jitter. Particolarmente ampio il parco ingressi, con sei ingressi audio digitali, AES/EBU, due coassiali e due ottici, oltre a un ingresso audio USB, per il comparto analogico 5 ingressi, XLR, 3 x RCA, Phono, oltre a una uscita “line output” che può essere utilizzata sia per un finale a banda larga che per il collegamento a uno o più subwoofer esterni, utilizzando il filtro passa-basso selezionabile. Per il controllo porta Ethernet, RS-232, IR e trigger a 12 V. I binding post per i diffusori accolgono qualsiasi tipo di terminazione e hanno un eccellente sistema di serraggio. Notare la sistemazione complementare dei connettori, che tradisce senza alcun dubbio, la configurazione totalmente dual-mono del N°585.5.

Saliamo a bordo

N°585.5 è un integrato per modo di dire. Oltre ad essere totalmente dual-mono, è infatti dotato di un toroidale con avvolgimenti separati per ogni sezione: potrebbe in qualche modo definirsi un pre e finale che condividono lo stesso contenitore. La costruzione, l’utilizzo di componenti di livello assoluto, la cura nei dettagli piccoli e grandi, come per esempio chiudere la sezione phono in una contenitore separato e isolato dalla massa generale, insomma tutto riporta alla memoria la massiccia costruzione e ingegnerizzazione a cui ML ci ha da sempre abituato. Quindi ottime premesse. Lo colleghiamo a una coppia di JBL S4700 e anche a un paio di MartinLogan Expression ESL 13A che per quanto attive nella parte bassa hanno un modulo di impedenza “quasi impossibile” con una discesa a meno di un ohm del pannello all’inizio della sua banda utile. In entrambe i casi il Mark Levinson mette in mostra i suoi muscoli. Davvero poderosi. Ci si trova di fronte a una fonte di corrente non solo quasi inesauribile, ma che si fa gioco di qualsiasi carico. Del resto il fattore di smorzamento dichiarato (400) è talmente alto da non mettere adito a dubbi rispetto alla capacità di pilotaggio. Superiamo l’esuberanza iniziale per soffermarci sui dettagli. Sul respiro, sul silenzio, sulla enorme capacità di espressione di questo integrato, che si fa apprezzare con qualsiasi genere musicale e in ogni condizione. Superlativa la riproduzione della musica classica, dei pienissimo eccezionalmente condotti, ai rilasci e agli attacchi, fulminei, in una capacità introspettiva al di sopra di ogni dubbio, coadiuvata da una fluidità analitica e una introsezione davvero con pochi paragoni in commercio.

Conclusioni

Senza dubbio un integrato definitivo, che può ritenersi una scelta per la vita, e in grado di competere con molte coppie pre/finale separati di blasone.

Il prezzo, seppure alto, è del tutto giustificato dalla costruzione che è riduttivo definire monumentale, e, soprattutto, dalle performance sonore assolute, assolutamente in scia con il tipico sound-feeling del costruttore americano.

Mark Levinson N° 585.5

Potenza: 200W a canale su 8 ohm, 20hz-20kHz
Fattore di smorzamento: >400 a 20Hz/8 ohm
Risposta in frequenza: 20Hz-20kHz (+/-13dB)
Rapporto segnale/rumore: >98 dB
Guadagno: 40,7 dB
Distorsione armonica totale: <0,01% (1kHz,200W) Impedenza di ingresso: >45kohm
Sovraccarico: >5,5Vrms
DAC: 192kHz/32 bit, PCM e DSD native fino a 5,6MHz
Phono: MM/MC
Dimensioni (AxLxP): 193x434x506mm
Alimentazione: 230V, 50Hz
Peso: 34kg