È un integrato da ben 500W per canale su 8 ohm, unico nel suo genere è in grado di pilotare praticamente qualsiasi diffusore in commercio.
Musical Fidelity ha da poco cambiato casacca, il leggendario Antony Michaelson dopo oltre 30 anni di onorata carriera lascia il testimone ad Heinz Lightenegger, CEO di Pro-Ject, che con questa mossa ha voluto dotarsi di una azienda dall’eccellente profilo e molto ben quotata, che gli permette di ampliare verso l’alto la gamma di prodotti commercializzati. Il passaggio è avvenuto poco meno di un anno fa, ma Heinz ha voluto lasciare tutto com’era, o quasi; fabbrica, catena produttiva, reparto tecnico e di sviluppo sono rimasti gli stessi, ha messo mano solo al catalogo, ampliando la gamma dove serviva, con una nuova serie economica, la Serie 2, e con 3 modelli in questa Serie 6, che era piuttosto scarna. Tre i nuovi modelli, questo M6s 500i, M6s PRE un pre in classe A pura, e il finale M6s PRX da 2x230W su 8 ohm con alimentazione CRPS.
Musical Fidelity M6s 500i è un prodotto praticamente unico in commercio. Ricalca le orme di A1000, il primo super-integrato di Musical Fidelity che negli anni ’90 fece scalpore. In questo quarto di secolo il costruttore inglese ha continuato a perfezionare il progetto, e anche grazie all’apporto dei nuovi semiconduttori, è riuscita ad ottenere prestazioni e potenza strabilianti, a un prezzo estremamente conveniente. M6s 500i ha una incredibile capacità di pilotaggio, prestazioni tecniche eccezionali e qualità costruttiva solida ed affidabile. Cinque gli ingressi: 4 linea e 1 bilanciato XLR con doppi binding post per cablaggio bi-wiring. La costruzione è monumentale, configurazione completamente dual-mono a partire dai grossi trasformatori toroidali, 8 transistor di potenza per canale, stadi di alimentazione separati e con stabilizzatori dedicati, simmetria totalmente complementare.
Ascolto
I 30 kg di questo bestione testimoniano solo in parte le sue capacità in potenza. La cosa migliore è ascoltare l’M6s 500i, mettendolo alla prova anche con diffusori impegnativi. Bowers & Wilkins 802 D3, per esempio, ma anche con MartinLogan Classic ESL9, M6s 500i sembra non avere davvero limiti. Il suono è dinamico, energetico, e in grado di ricostruire un palcoscenico sonoro ampio e profondo, esprimendo, però, la “solita” personalità MF che tutti ben conosciamo. Quindi mai troppa incisività o perentorietà, ma, anzi, M6s 500i è sempre molto musicale e piacevole da ascoltare, accompagnando ogni ascolto e qualsiasi incisione, semplicemente a ogni livello di volume; si ha insomma la sensazione di non avere limiti energetici, i limiti li stabilisce semplicemente l’ascoltatore.
Un integrato, insomma, estremamente potente e versatile; bello, performante, e soprattutto con un prezzo che è riduttivo definire conveniente, visto che per avere tanta potenza con altrettanta qualità è normalmente necessario spendere cifre molto più alte.essere un monitor touch, che permette a basso costo di utilizzare la macchina con una estrema facilità. Stessa facilità si riscontra con le app per iOS/Android, che ricalcano fedelmente quella a video. Dal punto di vista delle prestazioni, grazie alla pulizia del segnale digitale tramite un circuito dedicato, si ottengono risultati eccezionali, del tutto inaspettati per una unità di questa fascia di prezzo.
Musical Fidelity M6s 500i
Potenza di uscita: 500W per canale 8 ohm
Distorsione THD: <0,01% (20 Hz-20kHz)
Rapporto segnale/rumore: >100dB (pesato A)
Risposta in frequenza (+0/-0,1dB): 10hz-20kHz
Ingressi: 4 linea, 1 XLR
Uscite: 1 preout, 1 tape out
Dimensioni: 440x160x460 mm
Peso: 30Kg