L’Amplificatore universale

Arcam SA30

Arcam SA30

Azienda inglese di grande tradizione, Arcam ha saputo reintepretare in modo geniale il concetto di amplificatore integrato.

A&R Cambridge Ltd nasce nel 1976 dalla passione di John Dawson. “A&R” stava per “Amplificazione e Registrazione”, cose che riflettevano alla perfezione gli interessi di John. Il primo prodotto di serie, l’A60, fu un successo planetario e dimostrava che non servivano troppi watt e misure da campione per sentire davvero bene la musica. Poi il Delta 70, primo CD Player completamente disegnato e realizzato in Inghilterra al quale seguì, poco dopo, il Black Box, un altro primatista, visto che era l’unico DAC separato in commercio. Della metà degli anni ’90 il cambio di nome il Arcam con il debutto di Xeta1, il primo ampli AV, e ancora nel 1999 un tuner DAB, e così fino ai giorni nostri e all’introduzione della Classe G, nel 2015, e poco dopo del software DIRAC per la correzione ambientale nei sistemi Home Theater. Insomma una carriera non solo costellata di successi, ma di una lucida visione del mercato, che ha permesso e permette ad Arcam di trovarsi sempre un passo avanti rispetto a tutta la diretta concorrenza.

SA30 ha un ingrediente in più rispetto alla solita ricetta

Non fa eccezione questo SA30, che è tra i pochi integrati, l’unico nella sua fascia di prezzo, ad avere un potente processore DSP con taratura ambientale DIRAC e 3 profili assegnabili. Era semplicemente impensabile, fino a pochi anni fa, che in un prodotto così compatto e dal costo relativamente contenuto, si potesse implementare un sistema complesso e soprattutto efficace come il DIRAC.

Ma certo SA30 non è solo questo. 2x120W in classe G, con i primi 12W in classe A, integra numerose funzioni da media-player.
Grazie alla connettività di rete sia cablata che WiFi e compatibilità con Google Cast, AirPlay 2, UPnP Streamer, Roon Ready e MQA. 5 gli ingressi analogici RCA, compresi Phono MM o MC e una uscita pre-out. Interessante la presenza di un HDMI ARC, per il collegamento con un qualsiasi TV, e poi 4 ingressi digitali, 2 coassiali SPDIF e 2 ottici, oltre a un USB A per pen-drive.
Il DAC incorporato è un Sabre ESS9038K2M a 32bit/192KHz ed è presente anche una uscita cuffia 3,5mm.

La veste estetica è quella dei prodotti Arcam di ultima generazione, un pannello in alluminio grigio scuro, con un grande display a matrice di punti con tasti di controllo sotto e manopola del volume sulla sinistra e tasti funzione. Estremamente compatto per la potenza, può essere comandato con il telecomando IR in dotazione o tramite browser, ed ha una architettura molto interessante.

I segnali sono gestiti nel dominio del digitale e spediti direttamente ai moduli di potenza che poi pensano, nell’amplificare, a convertirli in analogico.
Cuore del sistema un DSP molto rispettoso delle qualità audio dell’amplificatore, che non “dimentica” insomma il blasone che porta, e interviene esclusivamente nel caso si utilizzi il DIRAC. Nell’imballo è presente il microfono certificato, necessario per la taratura, sarà sufficiente scaricare il software per PC/MAC e collegarsi a SA30 tramite rete e far girare il tools di taratura, con 3 profili diversi a disposizione selezionabili da telecomando.
Facciamo presente che sia la licenza DIRAC che il microfono hanno un costo assolutamente non indifferente, e che invece in SA30 sono compresi nel prezzo di acquisto, rendendo l’integrato ancora più conveniente.

L’ascolto: buon sangue non mente

La classe G altro non è se un intelligente mix tra classe A e classe AB, e, come in una macchina ibrida, i due amplificatori “miscelano” il loro apporto. Già, all’interno di SA30 sono contenute due sezioni finali, una di bassa potenza in A e l’altra, molto più capace, in AB. Potente e allo stesso tempo aggraziato, SA30 riesce a pilotare carichi difficili e diffusori impegnativi in modo disinvolto, con grande autorevolezza e perentorietà. Il suono è ritmico, coinvolgente, e ricorda molto da vicino, seppure con una gradevole nota di modernità, quello degli amplificatori Arcam degli anni ’80. Veniamo al DIRAC e alla incredibile capacità di intervento nell’ottimizzazione dell’ambiente.

Il contributo è decisivo, e riesce ad ottimizzare come meglio non si potrebbe; ben inteso, i miracoli non li fa nessuno, ma senza dubbio molti dei problemi che affliggono la quasi totalità degli ambienti di ascolto vengono quasi completamente risolti, e l’inserimento del DSP nel circuito audio si avverte solo positivamente. Interessante la possibilità di creare tre profili separati, che possono essere assegnati a diverse sorgenti, giradischi, TV e streaming per esempio, in modo da ottimizzare ogni tipo di ascolto.

Un prodotto maturo

SA30 è il classico amplificatore “definitivo” per una discreta fetta di audiofili, anche non di primo pelo. È potente, versatile, capace di eccellenti prestazioni sonore e con una ottimizzazione della stanza davvero con pochi rivali in commercio. Insomma la quadratura del cerchio, il classico prodotto che potrebbe soddisfare pienamente l’appassionato melomane in tutte le sue esigenze, compreso il fatto che ci si può facilmente collegare un televisore. Il prezzo di acquisto, tenuto anche conto del DIRAC, appare almeno allineato al controvalore offerto.

Arcam SA30

Risposta in frequenza: 20Hz-20kHz
Sensibilità: 1V
Impedenza di ingresso: 10kohm
Potenza di uscita: 120W/220W 8/4 ohm
Massimo livello di ingresso: 6Vrms
Rapporto segnale/rumore: 120dB
Alimentazione: 110/240VCA, 50/60Hz
Massimo consumo di corrente: 800W
Dimensioni (LxAxP): 433x100x323mm
Peso: 12kg