Il software di riferimento

Marco Fullone

Marco Fullone - Il software di riferimento

Come sempre Gammadelta continua a parlare di vinili, che sono una parte fondamentale della nostra storia e della nostra cultura audio, insieme con i meravigliosi oggetti per riprodurli.

Oggi si può leggere di vinili e giradischi anche nelle riviste di moda e design, nei settimanali per signora, nei più disparati blog, nei social, ecc. Peccato che in questi articoli si vedono e si leggono contenuti privi di reale spessore puntando a generalizzare, a cavalcare una moda apparentemente destinata – come tutte le mode – a durare qualche stagione per poi a cedere il passo ad altre tendenze.

Il fatto vero è che il giradischi e gli LP non sono mai scomparsi per noi veri appassionati, le collezioni di quando eravamo ragazzi (o quelle dei nostri genitori o fratelli maggiori) le abbiamo custodite con religiosa cura fino ad oggi. La moda forse ci ha investito perché non se ne può fare a meno ma per noi il vinile era e rimane una parte inscindibile della nostra formazione musicale, culturale.

Certo, se la moda a qualcosa è servita innegabilmente dobbiamo ringraziare chi ha contribuito alla (ri)scoperta del disco in vinile, in fondo è grazie a chi ci ha creduto davvero e magari ha investito energie e risorse che oggi assistiamo a questo incessante ritorno di ristampe, confezioni speciali, box set, dischi a tiratura limitata e numerata, ecc. Quindi la moda ha sortito alcuni effetti positivi, anzi tutto si vendono molti più giradischi rispetto a qualche anno fa: chi aveva un vecchio apparecchio ha deciso di comprarne uno nuovo e di maggiore qualità puntando all’aspetto audiofilo della più classica sorgente analogica, chi invece il giradischi non l’aveva mai posseduto oggi finalmente tiene in considerazione l’acquisto magari rinunciando al CD player. Si assiste per questo motivo al sorprendente interesse di giovani cresciuti a CD ed mp3 che oggi adorano ascoltare gli artisti della loro generazione attraverso un giradischi.

Quindi a ben vedere la moda ha contribuito a far scoprire tutto il mondo legato al vinile anche a chi è nato in tempi di musica digitale, di streaming, di pirateria online, e questo aiuta davvero a far rifiorire un mercato che era praticamente al tracollo. Sebbene i numeri delle vendite dei vinili rispetto al fatturato che genera lo streaming siano molto piccoli siamo comunque di fronte ad un momento molto positivo per la rinascita del supporto fisico, supporto che ormai è quasi esclusivamente in vinile a 180gr.

Il CD sta man mano sparendo e questo fa capire come il pubblico sia sempre più orientato ad acquistare prodotti spesso a tiratura limitata, in vinile colorato, oppure nei preziosi box che comprendono nella stessa confezione CD, vinili, DVD o Blu-ray audio o più semplicemente vinili di alta qualità curati come mai in precedenza nel rispetto dell’artwork e del suono. L’aspetto legato alla fedeltà di queste ristampe torna prepotentemente in primo piano grazie ad una maggiore cura nel restauro dei nastri originali, un processo realizzato meticolosamente grazie all’utilizzo di software sempre più sofisticati, processori sempre più veloci e soprattutto ingegneri del suono finalmente consci del fatto che per ogni supporto è necessario un master specificatamente elaborato. Quindi più che mai questo è il momento del remaster digitale pensato solo per il vinile, una filosofia che ci sta regalando grandi emozioni e che sta (finalmente!) sostituendo la pessima abitudine che vedeva le discografiche utilizzare gli stessi master del cd per le poche stampe in vinile (viste più che altro come gadget per collezionisti).

A giudicare dalle sempre più numerose pubblicazioni le major sono ormai scatenate a pubblicare ristampe degli artisti più importanti dei loro ricchissimi cataloghi; di certo le etichette indipendenti non stanno a guardare, anche loro impegnate a stampare un numero sempre crescente di titoli. Impressiona sapere che nel 2017 il vinile più venduto in assoluto è stato “The Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd: è evidente che fan e appassionati i veri capolavori alla fine se li ricomprano con grande amore, soddisfazione (e senza badare a spese).

Quindi preparate il portafoglio perché i titoli già pubblicati o in arrivo sono davvero tantissimi, alcuni anche molto costosi, di sicuro queste nuove release che vi proponiamo offrono finalmente confezioni super curate, remaster fatti apposta per il vinile o per l’alta risoluzione. Tra i boxset più belli in circolazione c’è l’edizione super deluxe di “Hotel California” degli Eagles (Warner Music), comprendente un bellissimo libro fotografico, cartoline e manifesti vari, gadges. L’album originale – uno dei più venduti nella storia della musica – è qui riproposto su CD accompagnato da un concerto live inedito del 1976 registrato al Los Angeles Forum. La chicca per gli audiofili è rappresentata dal Blu-ray audio hi-res in stereo e 5.1, che contiene il meraviglioso mix multicanale realizzato all’epoca del lancio del DVD Audio e qui riproposto con la codifica DTS HD Master Audio 24/96.
Purtroppo il vinile non è compreso nella confezione e deve esse acquistato separatamente… Stranezze della discografia!

Tra i boxset più belli in circolazione c’è l’edizione super deluxe di “Hotel California” degli Eagles (Warner Music), comprendente un bellissimo libro fotografico, cartoline e manifesti vari, gadges. L’album originale – uno dei più venduti nella storia della musica – è qui riproposto su CD accompagnato da un concerto live inedito del 1976 registrato al Los Angeles Forum. La chicca per gli audiofili è rappresentata dal Blu-ray audio hi-res in stereo e 5.1, che contiene il meraviglioso mix multicanale realizzato all’epoca del lancio del DVD Audio e qui riproposto con la codifica DTS HD Master Audio 24/96. Purtroppo il vinile non è compreso nella confezione e deve esse acquistato separatamente… Stranezze della discografia!

Tra le novità più attese e importanti del 2018 il box set in vinile (ma c’è anche la versione CD) “The Album Collection Vol. 2, 1987 – 1996” di Bruce Springsteen (Sony Music), contenente 5 album e due EP mai pubblicati prima su vinile. Splendido il box in cartone con libro di 60 pagine con foto rare o mai viste e memorabilia varia. L’aspetto certamente più interessante riguarda la stampa su vinili 180gr e i remaster curati dal Boss in persona con il grande ingegnere del suono Bob Ludwig e il fido Toby Scott. Tutti i nastri originali analogici sono stati accuratamente processati utilizzando il raffinatissimo sistema Plangent per correggere gli effetti del wow & flutter durante il transfer. Gli album sono inoltre riproposti con il massimo rispetto per le copertine originali.

Altra release fondamentale e molto attesa è “The Studio Albums Vinyl Collection 1971-2016” dei Rolling Stones, mastodontico box set con 15 album su 20 LP, praticamente tutta loro produzione (escluso il periodo ABKCO già riproposto nel 2016 in versione LP mono) per la prima volta rimasterizzati per il vinile agli Abbey Road usando la tecnica “half-speed remastered”.

Tutti gli LP rispettano le grafiche degli album originali (compresa la leggendaria cerniera lampo di Andy Wharol e le faccine sagomate di “Some Girls”, ecc.) e viene proposto in edizione limitata. Interessante il fatto che la Universal abbia inserito nel box un prezioso coupon per fare il download in alta risoluzione di tutti gli album. Un must costoso ma davvero imperdibile per i fan che finalmente potranno ascoltare il Rolling come mai fino a d ora, sia in vinile che in digitale.

Per i fan del prog davvero imperdibile è il box di Emerson, Lake & Palmer “Fanfare 1970 – 1997” (edizione numerata, 3000 copie), contiene ben 18 CDs e 5 LP (“Live in Italy” su 3 LP mai pubblicato prima ufficialmente + due singoli 45 giri). Imperdibile anche il Blu-ray audio che contiene tutti gli album più famosi (EL&P, “Tarkus”, “Trilogy” e “Brain Salad Surgery”) con lo strepitoso audio 5.1 surround + tutte le track hi-res stereo e tantissimi bonus).
Nel box anche memorabilia e un libro fotografico.

Continua anche ne 2018 l’incessante numero di uscite dedicate ai Pink Floyd, sempre vendutissimi anche con queste nuove ristampe in vinile. Torna in un lussuoso box con 4 LP anche il famoso album dal vivo “Pulse” contenente brani registrati dal tour di “Divison Bell” del 1994. Si tratta di un documento molto interessante per i fan dei Pink perché contiene una versione integrale live di “The Dark Side Of The Moon”, tuttavia è giusto ricordare che la formazione era ormai orfana di Roger Waters, quindi solo con David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright. Tutti i brani sono stati selezionati da James Guthrie che ha curato anche il remaster con il grande Bernie Grundman.

Molto bello esteticamente il box, realizzato riadattando la grafica originale del mitico Storm Thorgerson dello studio Hipgnosis, all’interno un booklet di 60 pagine ma nessun coupon per scaricare in digitale il contenuto musicale. Segnaliamo infine il bellissimo e costosissimo ”Music For Installations” box di Brian Eno, sia in versione 6 CD Super Deluxe (confezione in plexiglass) oppure su 9LP, mentre per i poveri esiste una versione su 6 CD standard.

Grafiche stratosferiche e audio rimasterizzato agli Abbey Road con tecnica Half Speed per i vinili.

Marco Fullone