L’editoriale

 

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Ripartiamo da zero

Troppe volte ci si è interrogati su quale possa essere la maniera migliore per rendere attrattivo il nostro mondo Audio. E questo non solo per i giovani, che in larga parte ignorano completamente che esista l’ascolto di qualità, ma anche per i tanti, più o meno attempati, appassionati di musica, e magari anche di Hi-Fi nella loro gioventù. C’è una larga, anzi larghissima fetta di persone che si è dimenticata del nostro mondo. E tutti gli operatori di settore, a vario titolo, si sono posti il problema e cercato soluzioni. Affacciandosi ai social, tentando di fare eventi nei punti vendita, nei modi insomma più disparati. Ma forse il ciclo di ascolti “The Dark Side of the Moon Listening Tour” concluso qualche mese fa, e che ha visto la riproduzione dell’iconico Album in 9 città in giro per l’Italia, ci ha insegnato qualche cosa. Facciamo un passo indietro, giusto per chi sta leggendo queste due righe e non sa di cosa stiamo parlando. L’iconico disco ha compiuto i suoi primi 50 anni, e così Pink Floyd Records, ha deciso di rimasterizzare l’album e di introdurre anche una versione Blu-ray Atmos molto suggestiva, essendo il master originale un 4 tracce nativo, grazie alla lungimirante visione di Alan Parson, ingegnere del suono in quel disco. Quella intuizione ci ha permesso oggi di avere un suono davvero multicanale e un restauro pienamente filologico. Ma cosa ha fatto di diverso questo tour? Ha messo -semplicemente- al centro dell’attenzione la musica e non l’impianto, facendo ascoltare la rimasterizzazione nei negozi di Hi-Fi. Quale miglior modo per valorizzare strutture e competenza? Partito da Roma, dal Parco della Musica, con ascolto Atmos, replicato al Milano Hi End, ha poi toccato quasi tutto lo stivale, da Napoli a Bergamo, da Settembre a Dicembre. Risultato: sold-out in tutte le date, con oltre 4000 persone coinvolte. Un successo strepitoso e oltre ogni aspettativa. Ma, risultato dei risultati, all’interno dei negozi coinvolti non sono arrivati solo appassionati di Hi-Fi, anzi, i “classici” audiofili erano una percentuale minoritaria rispetto agli appassionati di musica che rappresentavano tutte le fasce d’età. I giovani erano tanti, a volte da soli, altre accompagnati dai genitori, e sono stati ad ascoltare gli oltre 40 minuti del programma senza battere ciglio. Tra il pubblico c’era anche chi si è commosso, in una emozione collettiva degna delle migliori performance dal vivo, indipendentemente che l’ascolto fosse multicanale o stereofonico. Allora forse la formula da adottare è proprio questa, ovvero far tornare la musica al centro dell’attenzione, mettendo in secondo piano il seppure importate impianto che viene adottato per l’ascolto. Far tornare, insomma, a sedere in un negozio di Hi-Fi appassionati di musica e non solo di apparecchi. Anche solo per fargli sapere che lì c’è un negozio di Hi-Fi, che l’Hi-Fi è viva e vegeta, e che può dare forti emozioni. Stiamo cercando di organizzarne un altro, di Tour, con un altro gruppo iconico, perché questa bellissima esperienza diventi un appuntamento fisso del nostro autunno/inverno.

Vi faremo sapere presto.

Guido Baccarelli