Piccoli geni

Vivid KAYA S12

Vivid Audio Kaia S12

Due diffusori dalle incredibili doti musicali in grado di coinvolgere ed emozionare come nessun mini-diffusore è in grado di fare.

Furono presentate al Monaco Hi-End del 2019, troneggiavano in verde acceso nello stand con un Laurence Dickie emozionato che le presentava. La forma rievocava la parte superiore delle imponenti KAYA 90, e infatti il tweeter, D26, è lo stesso, mentre il woofer, il D100, è una sorta di miracolo elettroacustico del quale parleremo più avanti. Laurence Dickie non è uno qualsiasi, tutt’altro, è solo per fare un esempio, il padre delle Nautilus di Bowers & Wilkins. Insieme ad un gruppo di imprenditori appassionati di alta fedeltà ha fondato, nel 2000, la Vivid Audio, con produzione a Durban, in Sudafrica, e progettazione nel Regno Unito. La filosofia del marchio è chiara e coerente: forme organiche ispirate alla natura, scelte non solo estetiche ma funzionali alla riduzione di riflessioni e risonanze indesiderate. I materiali sono leggeri, come la vetroresina, e si abbinano a tecnologie avanzate, per esempio il famoso Tapered Tube, pensato per assorbire l’emissione posteriore dei driver in modo estremamente efficiente.

Le S12, un piccolo grande miracolo

Con le S12, Vivid ha completato la linea KAYA, che include anche tre modelli da pavimento e un canale centrale. I componenti un tweeter, il D26, ha cupola in alluminio rinforzata da un anello in fibra di carbonio, e una frequenza di breakup attorno ai 40kHz, ben oltre la soglia dell’udibile, con efficienza di 97 dB/W. Il mid-woofer C100L, ha cono in alluminio da 100 mm e un gruppo magnetico altamente sofisticato che riduce distorsioni e garantisce linearità, ma quello che stupisce è l’escursione, ben oltre i 4 cm, con un sistema di ventilazione multiplo e doppio gap per gestire al meglio i campi magnetici.

Il crossover Linkwitz-Riley di quarto ordine è sistemato sulla base del diffusore. Il dettaglio più geniale è la struttura interna del cabinet: un reticolo di rinforzi unito a un rivestimento interno crea un labirinto acustico che incanala le onde posteriori del mid-woofer verso una speciale apertura reflex, ispirata al principio del tubo rastremato. Un lavoro di ingegneria notevole, per riuscire a estendere il più possibile la risposta in frequenza. Per le S12 sono stati ideati degli stand dalla forma estremamente originale, in acciaio rivestito in resina con base in alluminio e una base robusta per avvitarci il diffusore, hanno altezza di 58cm senza punte, e portano l’altezza del tweeter a 88cm dal pavimento. Fanno parte del progetto acustico delle S12 e quindi anche se non strettamente necessari, riescono a far esprimere al meglio il piccolo miracolo di casa Vivid.

Un ascolto sorprendente

La S12 non sono un diffusore qualsiasi, al loro posizionamento va dedicato del tempo. Non che non suonino in modo magistrale sempre e comunque, ma se gli si dedica attenzione riescono a restituire delle prestazioni che definire emozionanti è riduttivo. Il manuale delle S12 dedica infatti un certo spazio al posizionamento dei diffusori, consigliando almeno 40 cm dalla parete posteriore e 50 dalle laterali, con un toe-in piuttosto pronunciato, 60°. Questi suggerimenti possono essere presi come un punto di partenza, vanno poi fatti aggiustamenti per capire quale sia il miglior posizionamento secondo la conformazione della propria stanza.

Altrettanto le S12 devono essere abbinate ad elettroniche di riferimento, del segmento Hi-End, non si pensi che il loro costo relativamente abbordabile, consigli un accostamento con macchine che per quanto ottime non riescano a farle esprimere al massimo delle loro capacità. Nel nostro caso si sono alternate una catena completamente giapponese, Esoteric S-05 con N-01XD SE come pre/streamer, o l’accoppiata Jeff Rowland Capri/555.

Quello che sbalordisce è la scena sonora: enorme, tridimensionale, precisa, ogni strumento trova il suo posto nello spazio con autorevolezza e senza sbavature. Le voci, sia maschili che femminili, sono rese in modo estremamente dettagliato ma sempre musicale. Ed è qui che le S12 stupiscono: mai fredde, mai analitiche a scapito del coinvolgimento. Una combinazione rara. L’unico limite reale è la profondità dell’estremo basso, non la gamma bassa in sé, ma proprio quella sensazione di profondità fisica.

Detto questo, il lavoro che riescono a fare è impressionante: nessuna colorazione, una chiarezza sorprendente, un roll-off perfettamente gestito. Arrivano a 45 Hz a -6 dB, e lo fanno in modo così pulito e articolato che non si sente la mancanza di qualche herz in più, anzi, in ambienti non trattati può essere addirittura un vantaggio.

Vivid Audio KAYA S12 sono molto più di semplici diffusori compatti: sono la dimostrazione concreta che si può avere un suono High-End anche in spazi piccoli e senza spendere capitali. Non sono per tutti, soprattutto per chi vuole un basso da far tremare i vetri, ma chi predilige un suono pulito, coerente, raffinato e tridimensionale, sono tra le proposte più interessanti del mercato, tenendo anche conto di un prezzo di listino che è solo una frazione di molti diffusori blasonati di piccola cubatura.

Vivid Kaia S12

Tipo: 2 vie 2 altoparlanti, bass reflex
Materiale del cabinet: resina poliuretanica (RIMcast)
Componenti: Tweeter cupola in alluminio 2,6mm, mid-woofer 10cm
Sensibilità: 87 dB
Risposta in frequenza: 45Hz-25kHz
Impedenza: 8 ohm
Crossover: 3kHz
Dimensioni: 400x237x254
Peso: 6kg